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Gli incontri con la Direzione Generale Welfare costituiscono un’occasione per rappresentare le esigenze e i fabbisogni gestionali e di sostenibilità da parte dei Consultori FeLCeAF e altresì per conoscere e condividere orientamenti e strategie della struttura regionale sul sistema di welfare e sulle “politiche dei servizi”, nel nostro caso riferite ai Consultori familiari. Dall’ultimo incontro di FeLCeAF con la DG Welfare sono trascorsi circa otto mesi che hanno visto sul nostro versante l’elezione del nuovo Presidente e sul versante regionale il cambio del Direttore Generale e della posizione di responsabilità della struttura Rete Territoriale competente per i Consultori Familiari. Ma non sono stati mesi trascorsi nell’inattività e in attesa che, in particolare la dirigenza regionale, si insediasse assumendo le decisioni che ci riguardavano. La Federazione ha interagito con la DG segnalando le criticità rappresentate dalla “sospensione” dell’erogazione delle prestazioni on line, dall’esclusione dalla funzione di coordinamento dei Consultori degli psicologi, incontrando in delegazione congiunta la DG Welfare e la DG Famiglia nella fase di elaborazione delle nuove Linee Guida per la sperimentazione del Centri per la famiglia. In tutti e tre i casi le posizioni e le richieste avanzate sono state ascoltate con interesse e hanno avuto in forma completa o parziale (CpF) un recepimento che ha portato ad una revisione delle decisioni già formalizzate in provvedimenti regionali. La richiesta di incontro con la DG Welfare ha avuto un riscontro che oso definire “subitaneo” in considerazione delle motivazioni esplicitate e della fase di ormai completato insediamento del nuovo Direttore. Si è trattato di un confronto svoltosi in un clima di apertura e informalità che ha favorito l’esplicitazione anche concreta dei temi d’interesse comune. I contatti e le anticipazioni che hanno preparato al nostro interno la riunione hanno aiutato a mettere a fuoco i diversi temi da proporre, ben consapevoli di non attendersi risposte esaurienti e definitive ma interessati a raccogliere disponibilità e aprire approfondimenti. Così è stato anche se non sono mancati aggiornamenti interessanti e indicazioni orientative che ci aiuteranno ad adottare decisioni e aggiornare la nostra “vision” della partecipazione e del nostro posizionamento nel sistema di welfare. Intanto FeLCeAF sarà chiamata a partecipare alla “Cabina di regia delle attività dei Consultori Familiari”, prevista dalla DGR “Regole 2024” e non ancora istituita, recependo la nostra sollecitazione con particolare riferimento all’esigenza di una revisione dei requisiti di accreditamento di cui dovrà occuparsi questa “Cabina di regia”. In tema di “requisiti” le criticità del reperimento delle Assistenti Sanitarie e dei Medici Ginecologi hanno aperto l’interlocuzione a due prospettive di soluzioni:

  • per le Assistenti Sanitarie una deroga “temporanea” sospensione del requisito;
  • per i Medici l’adeguamento delle risorse a budget che possa permettere di “rimanere sul mercato” nell’offrire occasioni di incarichi e attività.

In tema di budget contrattualizzati, l’evidenza della esiguità degli incrementi medi tra il 2023-2024 (+ 1,2%) ha portato alla dichiarazione che il dimensionamento delle risorse regionali per il 2024 sulla base del quale sono stati definite la contrattualizzazione sarà rivisto a fine luglio quando verrà negoziato con il Governo l’assegnazione alle regioni dell’incremento del Fondo Sanitario Nazionale già a Bilancio approvato dal Governo. Sarà questo “tassello” del sistema che permetterà anche di affrontare il tema dei tempi/liste d’attesa di cui è stato rappresentato l’incremento anche nei servizi consultoriali. Sulle prospettive e gli “scenari” di medio-lungo termine le valutazioni sono state, francamente, deludenti sul piano dei contenuti. Non per reticenza o limitatezza delle indicazioni ancorchè, in fondo, rassicuranti, quanto per la loro elaborazione ancora “in fieri”. Sull’attuazione regionale del DDL “Concorrenza”, a parte le incertezze applicative da superare a livello nazionale comunque entro fine anno, è stato almeno dichiarato la volontà di “tutelare” le realtà esistenti e che   assicurano i livelli di offerta che conosciamo e fruiti dai cittadini lombardi. Gli “scenari”, che più interesseranno valutazioni da parte degli enti gestori dei Consultori Familiari sul versante gestionale e delle funzionalità integrate con il sistema di welfare, riguarderanno:

  • l’adozione del Fascicolo Sociosanitario Elettronico (FSE) e l’inserimento anche dei Consultori nel CUP regionale. Tempi e modi tutti ancora da definire e individuare; parola d’ordine “gradualità”.
  • il CUP regionale: recependo la specificità dei servizi consultoriali che si differenziano da quelli ambulatoriali (“percorsi” e non prestazioni), che quindi non potranno essere assimilati nel sistema in modo automatico, si avvierà almeno una funzione di monitoraggio che consenta a Regione una visione completa del sistema d’offerta;
  • la piattaforma regionale di telemedicina per l’erogazione delle prestazioni on line (che, con cautela, avranno una continuità ma in questa prospettiva).

Un’ora abbondante di confronto e scambio a tratti anche serrati che ha permesso di avere un quadro aggiornato, anche se forse non esaustivo, ma proprio per questo ha lasciato intendere l’opportunità di una ripresa e di un rilancio dei temi affrontati in tempi che sarà la nostra capacità d’iniziativa a riproporre.

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