Familyper: così si chiama il progetto realizzato dalla Cooperativa sociale Agape, nell’ambito della sperimentazione Centri per la famiglia, promossa e finanziata da Regione Lombardia, a cui diverse realtà appartenenti a FeLCeAF hanno aderito. La Cooperativa sociale Agape da più di vent’anni opera sul territorio di Treviglio e Caravaggio. Ne parliamo con Emanuele Bellani, vicedirettore della struttura.

“Abbiamo partecipato al bando dei Centri per la famiglia due anni fa con un progetto, Familyper, che coinvolgesse Risorsa Sociale, una realtà che tiene insieme tutti i 18 comuni del territorio nella bassa bergamasca”.

Quali sono gli altri partner di progetto?

ASST Bergamo Ovest, i consultori pubblici e i consultori della Cooperativa Agape.

In che cosa consiste Familyper?

Innanzitutto uno spazio di informazione e orientamento per le famiglie, una piattaforma dove far convogliare tutte le offerte e le attività per le famiglie di carattere socio-sanitario (consultori, ospedali, medici), ma anche sportivi, aggregativi (biblioteche, centri estivi, oratori, fattorie didattiche).

Le iniziative riguardano solo l’infanzia?

No, anzi. Nel portale confluiscono le attività proposte a neogenitori, prima e dopo la nascita del figlio, ma anche progetti di accoglienza familiare, affido, adozione, servizi per disabili, stranieri, servizi educativi. Ci sono iniziative per adolescenti e tutta l’offerta di assistenza domiciliare per anziani.

Insomma, tutte le fasi di vita…

Esattamente. Sotto ogni voce c’è la descrizione dell’attività, i contatti, l’accesso diretto. Vogliamo che gli utenti possano trovare risposte ai propri bisogni.

Qual è la fatica più grande che avete incontrato?

Sicuramente quella di mettere in collegamento le diverse proposte. C’è una grande offerta, 600 realtà recensite sul sito, quasi un meta portale.

Ma la piattaforma non è l’unico strumento del progetto…

Abbiamo attivato anche uno sportello, implementato nell’ultimo periodo, con il quale gli utenti possono essere accompagnati a scegliere un ambito di impegno sul territorio per contribuire con qualche ora di volontariato. Crediamo che buone relazioni siano un luogo di cura per le persone, oltre alla stanza del terapeuta. Familyper vuol dire anche formazione. Infatti abbiamo svolto una formazione comune per tutti gli operatori del progetto.

Quanti sono?

Circa 70, tra operatori dei consultori pubblici e operatori della cooperativa.

Su quale tema?

L’identità di genere e l’orientamento sessuale.

Avete realizzato anche una giornata per le famiglie…

Sì, proponendo attività aggregative per genitori e bambini, coinvolgendo una trentina di associazioni sul territorio.

Quanto dura ancora Familyper?

Purtroppo termina il 30 giugno 2024, ma abbiamo già fatto il bando per il nuovo progetto, che speriamo venga approvato.

Si tratta di una propaggine del primo?

Ricalca il precedente con alcuni cambiamenti. Manteniamo il sito, la formazione, potenziamo lo sportello e organizziamo altre giornate per le famiglie sul territorio. Vogliamo coinvolgere il comune di Treviglio, che possiede alcuni spazi adatti per ospitare il centro per la famiglia. Attiveremo uno sportello negli oratori di Treviglio e Caravaggio, per incontrare le famiglie in quei luoghi di aggregazione.

Che benefici ha portato Familyper?

Abbiamo imparato tante cose, aumentato le nostre competenze di carattere comunicativo e la nostra capacità di organizzazione eventi. Abbiamo soprattutto costruito una buona relazione con il consultorio pubblico, con cui ora c’è uno scambio anche settimanale rispetto alle attività che svolgiamo insieme, con invii reciproci.

Ad esempio?

Loro hanno percorsi molto interessanti sulla menopausa. Noi invece abbiamo attivi i percorsi di sostegno alla genitorialità. Loro hanno smesso di entrare nelle scuole. Insomma, ognuno ha il proprio ambito di impegno. Siamo consultori con anime diverse. Lo scopo però non è quello di avere clienti, ma offrire un servizio. Questo progetto ci ha permesso di sederci allo stesso tavolo. Al di là della buona volontà e dei buoni propositi lavorare insieme alle persone consente di abbattere pregiudizi di varia natura.

Info: www.familyper.it

Marta Valagussa