logo cfc

famiglia3a

L’intervento di Monsignor Delpini tocca con sensibilità e lucidità molti dei nodi cruciali che gli operatori dei consultori familiari affrontano quotidianamente. In particolare, le sue parole riconoscono l’importanza del lavoro svolto dai consultori come presidi di ascolto e accompagnamento nei territori, capaci di intercettare in modo capillare e tempestivo la domanda crescente di salute e di aiuto psicologico, educativo, relazionale. È una domanda che oggi attraversa le famiglie, le coppie, gli adolescenti, i giovani adulti, e negli ultimi anni ha registrato un forte aumento registrato nei contesti più diversi: nei servizi pubblici, nel privato, nelle scuole, nei pronto soccorso, negli ambulatori dei medici di base. È una domanda che spesso non si presenta in forma chiara o definita, ma che esprime incertezza, fatica, solitudine, disorientamento. I consultori si distinguono per la loro capacità di accogliere questa domanda spontanea in modo accessibile, a bassa soglia, senza filtri o barriere all’ingresso, offrendo un primo spazio di ascolto e orientamento anche a chi fatica ad arrivare altrove. Non si tratta solo di prestazioni cliniche o ambulatoriali. I consultori portano avanti un lavoro prezioso anche in ambito educativo e preventivo, soprattutto nelle scuole, dove promuovono con competenza e delicatezza percorsi sull’affettività, sulla sessualità, sull’uso consapevole dei media digitali, sulla gestione dei conflitti e delle relazioni. In un tempo in cui i ragazzi hanno accesso a una quantità pressoché infinita di stimoli ma allo stesso tempo mancano veri spazi di elaborazione e confronto, questo lavoro ha un valore insostituibile per lo sviluppo di competenze emotive, relazionali e critiche. L’approccio dei consultori – integrato, multidisciplinare, orientato al benessere complessivo della persona e dei suoi legami – rappresenta una risposta concreta alla frammentazione dei servizi e alla fatica crescente degli adulti nel trasmettere un senso generativo della vita. È proprio a partire da qui, da questo sguardo sulla complessità e sulla vulnerabilità delle relazioni familiari, che i consultori possono continuare a essere "antenne" sul territorio, capaci di ascoltare e restituire alla comunità i segnali che provengono dall’ascolto dei bisogni delle persone.
In un contesto segnato da rapide trasformazioni sociali, incertezza sul futuro e da un tessuto sociale che tende a frammentarsi in tante individualità isolate, il lavoro silenzioso e competente di chi opera nei consultori ha un valore non solo clinico ma anche culturale: custodisce la possibilità di pensare alla famiglia come luogo di relazioni significative, di crescita, di confronto. E soprattutto ricorda, con i fatti prima che con le parole, che ogni persona, coppia, famiglia ha bisogno di essere ascoltata, riconosciuta, accompagnata – anche quando la domanda si presenta fragile, contraddittoria, incerta. È dunque fondamentale sostenere e potenziare questi luoghi, rafforzarne la presenza territoriale, promuovere reti di collaborazione con i servizi pubblici, le scuole, le comunità locali. Perché la salute fisica, psicologica, relazionale, affettiva non riguarda solo i singoli individui, ma è un bene comune da coltivare insieme, nella fiducia e nella speranza.

Davide Baventore, psicologo psicoterapeuta di Fondazione Guzzetti, vicepresidente dell’OPL (Ordine degli Psicologi della Lombardia)

 

 

logo conf it

dicastero laici

Contatti

Fe.L.Ce.A.F.
Federazione Lombarda Centri Assistenza Famiglia

Via S. Antonio, 5 - 20122 Milano

tel./fax: 02 58391369

mail: segreteria@felceaf.it

C.F. 80129770154

Cerca

Newsletter

newsletter

Privacy Policy
Cookie Policy