Il 13 dicembre 2024 si è svolta la tappa lombarda del TOUR DELLA NATALITA’ - gli “Stati Generali Natalità” - organizzata dalla Fondazione per la Natalità (FpN) e dal Forum regionale delle Associazioni familiari. All’introduzione del Presidente della FpN, Gigi De Palo, e del Presidente del Forum, Ermes Carretta, ha fatto seguito un programma di interventi serrato e articolato di esponenti istituzionali regionali, esperti, manager e rappresentanti di aziende e servizi di welfare lombardi. Scopo dell’evento, in particolare rivolto al mondo imprenditoriale e aziendale lombardo, non era “convincere a fare figli chi li vuole, ma mettere a fuoco le condizioni di chi vuole fare figli ma non è libero di farli”. Dalla ricca rassegna di dati sulla crisi demografica, l’invecchiamento della popolazione, di bonus, misure, opportunità, esperienze di welfare aziendali e di conciliazione – spesso riassunte con poco più che slogan e dichiarazioni d’intenti – mi permetto di segnalare un contributo, lo studio “Donne, lavoro e sfide demografiche. Modelli e strategie a sostegno dell’occupazione femminile e della genitorialità” realizzato dalla “Fondazione Gi Group per la sostenibilità del lavoro” con la partecipazione di “Valore D”. Uno studio che offre un quadro completo della situazione italiana con un raffronto a quelle dei principali paesi europei ma soprattutto con un’indicazione di sintesi degli interventi più efficaci da prevedere. Infine mi soffermo su un aspetto evidenziato nella relazione del Presidente dell’Istat: i motivi per cui viene dichiarata la difficoltà ad avere figli. Mi sembra l’aspetto più attinente alla nostra realtà di servizio consultoriale: al secondo posto nella classifica di questi motivi - dopo i problemi legati all’età (vedi l’età media del primo figlio) e alla salute - i problemi di coppia, la stabilità della relazione, l’incertezza sulla “compatibilità” del partner, costituiscono percentualmente le motivazioni dichiarate per motivare la scelta di non avere figli.
Aurelio Mosca - Presidente FeLCeAF